Nel corso degli anni, aziende e consumatori hanno prodotto e consumato senza preoccuparsi della disponibilità di materie prime e risorse naturali, portando alla creazione di un'economia globale fondata sul modello lineare, secondo il quale le risorse sono estratte, trasformate, usate e poi gettate via.

Oggi ci troviamo di fronte a un aumento della domanda di materie prime e allo stesso tempo a una scarsità delle risorse: la popolazione mondiale continua a crescere e si stima che raggiungerà i 10 miliardi nel 2050, ma molte delle risorse che provengono dal nostro pianeta si stanno esaurendo. Dal 1960 a oggi la ricchezza globale è aumentata di circa dieci volte. A seguito di un continuo aumento della ricchezza globale, si stima che l'utilizzo di risorse raddoppierà tra il 2015 e il 2050.

La progressiva scarsità di risorse e il conseguente incremento e volatilità dei prezzi generano un rischio significativo per le imprese in termini di:

  • incremento nei costi di approvvigionamento di materie prime
  • rischi di fornitura, connessi alla scarsità di risorse, che possono compromettere la continuità della produzione aziendale
  • incremento delle fluttuazioni dei ricavi a seguito di una maggior volatilità dei prezzi e della domanda di beni e servizi, e dei costi per l’energia

È pertanto urgente il passaggio da un modello di economia lineare, che ha caratterizzato lo sviluppo del capitalismo dalla rivoluzione industriale fino ad oggi, ad uno di economia circolare.

Generare nuovo valore attraverso modelli di business innovativi

L’economia circolare è un modello economico pensato per essere rigenerativo. È un modello di produzione e consumo che promuove la condivisione, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre gli sprechi al minimo e generando ulteriore valore anche attraverso nuovi modelli di business.

Il modello di economia circolare si basa su tre principi fondamentali, come definiti dalla Ellen MacArthur Foundation, tutti guidati dal design:

  1. eliminare i rifiuti e l’inquinamento
  2. far circolare prodotti e materiali (al loro valore più alto)
  3. rigenerare i sistemi naturali

Quali vantaggi può portare la transizione circolare

La transizione verso un’economia più circolare può portare numerosi vantaggi entro il 2030, tra cui:

  • ridurre la dipendenza dalle scarse risorse offre un'opportunità economica di 4,5 trilioni di dollari a livello globale
  • cambiare il modo in cui produciamo e utilizziamo i prodotti contribuendo alla riduzione del 45% delle emissioni globali di gas a effetto serra e al contrasto dei cambiamenti climatici
  • creare 700.000 potenziali nuovi posti di lavoro nell’Unione Europea entro il 2030

Opportunità per le aziende di tutti i settori

L’economia circolare offre opportunità per le aziende in tutti i settori.

I passaggi per le aziende per avvicinarsi a questo modello sono:

  • ripensare i propri prodotti e servizi secondo un’ottica circolare sin dalla fase di design: le imprese sono chiamate a identificare soluzioni innovative che consentano di eliminare le fasi di produzione e smaltimento dei rifiuti fin dalla progettazione
  • valutare l’adozione di uno o più modelli di business circolare: non esiste un unico modello aziendale circolare che tutte le organizzazioni possano adottare, ma ci sono diverse opzioni e combinazioni possibili per ottenere vantaggi di tipo circolare
  • impegnarsi in progetti di partnership o collaborazioni con la filiera: collaborazione con organizzazioni e partner esterni per accelerare il processo di circolarità, coinvolgendo università, enti di ricerca.

Insieme la transizione è possibile

KPMG supporta le aziende nella transizione verso un’economia circolare aiutandole a:

  • individuare i rischi e le opportunità legati alla circolarità attraverso un'analisi del flusso di materiali; sulla base di questa analisi, sono identificate le soluzioni circolari: innovazione dei processi, dei prodotti e dei modelli di business
  • progettare la strategia circolare e il piano di implementazione, stabilendo obiettivi quantitativi, target intermedi e metriche di monitoraggio delle performance e creando una roadmap di implementazione della strategia di circolarità
  • promuovere la misurazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle performance circolari, attraverso il Framework Circular Transition Indicators (CTI) sviluppato dal World Business Council for Sustainable Development, in collaborazione con KPMG, e che fornisce le metriche necessarie per misurare gli impatti relativi circolarità.