Rendicontazione di sostenibilità e futuro delle aziende.

La rendicontazione di sostenibilità continua a svilupparsi a un ritmo veloce. Ad oggi sono in fase di consultazione tre proposte di standard promosse da: l'International Sustainability Standards Board (ISSB), la US Securities Exchange Commission (SEC) e la European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG).

Si tratta di tre proposte ambiziose che avranno degli impatti significativi sulle aziende.

Nelle prossime settimane le aziende hanno, inoltre, l’opportunità di fornire il proprio contributo per definire gli standard del reporting di sostenibilità partecipando alle fasi di consultazione. 

Punti in comune e differenze delle tre proposte

Tutte e tre le proposte hanno degli elementi in comune, come ad esempio l’obiettivo di fornire una linea condivisa per le istituzioni riguardo la rendicontazione di sostenibilità.

Le due proposte ISSB sono indirizzate principalmente agli investitori e riguardano i principi generali di rendicontazione, compreso l'obbligo di fornire informativa sui rischi e le opportunità legati alla sostenibilità. Ad oggi, tuttavia, le proposte riguardano principalmente gli aspetti connessi al contrasto del cambiamento climatico.

Le tredici proposte degli standard ESRS dell’EFRAG sono indirizzate a tutti gli stakeholder, compresi gli investitori, e contengono, oltre ai principi fondamentali, anche le metriche specifiche per la rendicontazione dell’informativa sui diversi temi di sostenibilità (ESG).

Infine, la proposta della SEC, che si rivolge agli investitori, fornisce i requisiti dettagliati per il reporting sulle tematiche climatiche.

Le differenze tra le proposte rappresentano delle sfide per le aziende

Sebbene ci siano dei punti in comune tra le proposte dell'ISSB, della SEC e dell'EFRAG, ci sono tuttavia anche aree in cui le proposte non sono allineate, aspetto che può creare delle sfide pratiche per le aziende che cercano di creare un reporting coerente che soddisfi sia le esigenze degli investitori sia i requisiti richiesti dalle autorità e gli stakeholder locali.

L’obiettivo è quello di raggiungere un punto di partenza comune a livello globale per le aziende nell'applicazione degli standard per fornire una reportistica coerente che sia comparabile a livello internazionale e che soddisfi anche i requisiti di disclosure a livello locale.

Sebbene tutte e tre le proposte siano ampiamente allineate con il framework del Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), una delle principali (oltre all’analisi di materialità)  differenze fra le tre risiede nella disclosure di settore: quella dell’ISSB è l’unica che richiede una divulgazione specifica di settore. Tuttavia, l’EFRAG prevede di rilasciare 40 standard specifici di settore nel 2023.

Tuttavia, la EFRAG prevede di rilasciare 40 standard specifici di settore nel 2023.

La sfida della qualità dei dati

Rispetto alle informazioni sulla sostenibilità diventa strategico il tema della qualità dei dati.

Il Regno Unito ha già indicato che le proposte dell’ISSB costituiranno una parte fondamentale delle informazioni richieste alle aziende.

Le proposte EFRAG, invece, interesserebbero un'ampia gamma di società e gruppi quotati dell'UE, comprese le filiali di multinazionali non UE che soddisfano i criteri, mentre per la proposta SEC includerebbero quasi tutti i dichiaranti SEC, compresi gli emittenti privati esteri.

È chiaro che per le multinazionali e gli altri soggetti che dovranno applicare diversi framework, le sfide saranno amplificate se gli standard non saranno compatibili. In questi casi sarebbe ancora più utile e necessario l'allineamento delle metodologie di calcolo che permetterà di ridurre al minimo le criticità.

Tempistiche e modalità di divulgazione delle informazioni

L’informativa predisposta attraverso i tre standard dovranno essere diffuse al momento della pubblicazione del bilancio finanziario.

Per la proposta dell’EFRAG, le informazioni devono essere incluse all’interno della relazione sulla gestione dell’annual report, mentre, secondo la proposta della SEC, in una sezione separata del bilancio, infine, per la proposta ISSB, la collocazione dell’informativa prevede diverse opzioni.

Le date di applicazione e l’assurance dell’informativa di sostenibilità

Le proposte ISSB non prevedono una data di entrata in vigore e la legislazione che finalizza i requisiti EFRAG, comprese le date di entrata in vigore, è ancora in bozza.

La data di entrata in vigore della proposta SEC rimarrà aperta fino all'adozione del regolamento definitivo.

Una volta che queste proposte potranno essere pienamente applicate, è importante individuare le assurance  richieste alle aziende.

L’EFRAG richiede l’assurance su tutta l’informativa pubblicata mentre la SEC solo su quanto riguarda lo Scope 1 e lo Scope 2 circa le emissioni GHG (GreenHouse Gas) di gas serra.

Le azioni da intraprendere

Condividere all’interno della propria organizzazione i requisiti proposti, allineando persone, processi e tecnologie per essere conformi rispetto agli standard.

Ogni azienda dovrà capire quanto sarà pronta a far fronte a questi standard, considerando l'impatto dell'eventuale applicazione di diversi framework (nel caso di multinazionali).

È importante anche essere pronti a predisporre il reporting valutando l'impatto delle varie proposte in termini di informazioni, documentazione, sistemi, processi, controlli e qualità dei dati.

Infine, è essenziale far leva sulla tecnologia per strutturare dei processi di reporting efficienti.